La ricetta della multiculturalità

Piccanti o dolci, vegane o carnivore: nelle cucine de* collaborator* di GEAR.it si sfornano prelibatezze esotiche

Benvenut* o bentornat* su Friday File – vi diciamo quel che facciamo, che in questo episodio diventa vi diciamo quel che mangiamo. Infatti nella nostra newsletter mensile condividiamo cinque ricette tipiche di altrettante nazioni che c’entrano con GEAR.it

Melting pot

L’espressione coniata poco più di un secolo fa per descrivere la frammistione della società statunitense si usa oggi comunemente per indicare – cito wikipedia – “quel tipo di società che vive e permette la commistione di individui di origini, religioni e culture diverse con il risultato di costruire un’identità condivisa”. Preconcetti, abitudini mentali e retaggi atavici duri a morire ostacolano l’integrazione cercando di procrastinarla. Al contrario – cito il documento di asset valoriali di GEAR.it – escludendo un’accettazione passiva, la diversità è un’opportunità di sviluppo. Insomma il mescolamento è una risorsa, però se non la si pratica è solo una teoria. 

La ricetta giusta

Dalle Alpi asburgiche alle sponde africane del mediterraneo, passando per l’Adriatico e con una puntata oltreoceano, qui in GEAR.it il melting pot è già belle che realizzato. Una diversità culturale che abbiamo deciso di condividere prendendovi per la gola. Ecco dunque cinque gustosissime ed esotiche ricette proposte dalle nostre colleghe.

Lablabi

Piatto tunisino proposto da Asia
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Lablabi – Photo by Habib M’henni

Di origini tunisine Asia è nata in Italia ed è laureata in lingue orientali all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo aver conseguito l’attestato di analista programmatore arriva in GEAR.It nel dicembre 2022 e fa parte del team di sviluppo software. 
Asia ci propone il LABLABI, nome che deriva dall’influenza linguistica turca (l’attuale Tunisia era una delle province dell’Impero Ottomano #sapevatelo). Piatto popolare per eccellenza piacevolmente caldo e piccante si serve rigorosamente in una ciotola di terracotta preferibilmente d’inverno che, contrariamente a quanto si possa pensare, spesso sorprende il territorio nordafricano con intense escursioni termiche – insomma fa freddo anche in Tunisia. Nato come piatto casalingo ha avuto negli ultimi anni un’evoluzione “street food”: sostanzioso ed economico, si consuma rapidamente, sazia e fornisce il giusto apporto energetico.
Scopri come cucinare il vero LABLABI tunisino, scarica il PDF >


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Empanadas

Piatto argentino proposto da Carolina
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Empanadas

Originaria di Cordoba, Carolina si trasferisce in Italia con la famiglia nel 2002. In GEAR.it oltre a essere Board Member, è coach professionista e opera nell’ambito delle risorse umane. Oltre alle empanadas ha importato in Europa la metodologia PDA, una piattaforma per il potenziamento delle competenze e dei talenti. 
Le EMPANADAS arrivano in America Latina con gli spagnoli e il nome deriva dal castigliano empanar, che significa im-panare, nel senso di riempire un impasto fatto di pane. In Argentina, le Empanadas sono considerate cibo da strada e hanno origini umili: in passato venivano cucinate dalle donne principalmente per festeggiare il ritorno degli uomini dalle pampas, mentre oggi sono un alimento quotidiano. La ricetta delle EMPANADAS di Carolina è quella originale, mica quelle imitazioni che trovate nei ristoranti sudamericani nostrani. Provare per credere.
Guarda la ricetta degli Empanadas Argentini, scarica il PDF >

Punjene paprike

Piatto croato proposto da Lucia
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Punjene paprike – Photo by mic of Orion

Lucia arriva in GEAR.it nel 2018 come project manager all’interno di Ligabue – Traduzioni e interpretariato dove giunge dopo aver conseguito una laurea in Civiltà e Lingue Straniere Moderne e una magistrale in Lingue per la comunicazione nell’impresa e nelle organizzazioni internazionali.
Con lei ci spostiamo nell’area balcanica – precisamente in Croazia – Paese dei nonni materni e dove torna ogni anno per un soggiorno il più lungo possibile sull’isola di Cres. L’ingrediente principale sono le paprika babura, peperoni bianchi, dalla buccia sottile che, tradizionalmente si servono con purè o patate lesse, ma il sugo ben si adatta a un’italianissima scarpetta! A seconda del paese in cui viene realizzata, la ricetta subisce piccole differenze, ma una caratteristica rimane invariata: il ripieno viene preparato con riso crudo che si cucinerà con i succhi rilasciati dai peperoni stessi. E in origine il riso abbondava in questa ricetta, perché in tempi di povertà sostituiva la carne e le uova, due ingredienti particolarmente costosi e difficili da reperire. Un ultima importante nota: seppur gustose anche appena cucinate, la saggezza popolare suggerisce di assaporare il piatto il giorno successivo alla preparazione: irresistibili!
Scopri come fare il Punjene paprike, scarica il PDF >

Koshari

Piatto egiziano proposto da Nermeen
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Koshari – Photo by Dina Said


Originaria di Alessandria d’Egitto, Nermeen si trasferisce in Italia nel 2009. Laureata in Ingegneria informatica lavora in GEAR.it dal 2011 e attualmente ricopre il ruolo di Senior Full Stack software developer.
Nermeen ci propone il KOSHARI (كشرى‎), una pietanza egiziana molto diffusa come street food. Si tratta di un piatto economico e vegano che, proprio perché privo di carni, può soddisfare la dieta dei Copti durante la Grande Quaresima.
Ecco come cucinare il Koshari, scarica il PDF >

Kaiserschmarren

Dolce austriaco proposto da Cristiana
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Kaiserschmarren – Photo by Ungry young man

Cristiana, project manager nella business unit Ligabue – Traduzioni e interpretariato, arriva in GEAR.it nel luglio 2022 dopo una lunga esperienza all’estero. Ha infatti vissuto cinque anni in Austria ove ha conseguito il Master in Interpretariato di conferenza per le lingue italiano, tedesco e inglese
Cristiana ci spiega come fare il KAISERSCHMARREN, dolce dalle nobili origini tipico della cucina austriaca e tirolese. Da gustare a colazione o come dessert, ha un sapore molto simile a quello dei pancakes ed è spesso accompagnato da confettura di mirtilli rossi o mousse di mele. Narra la leggenda di un maldestro cuoco al servizio dell’imperatore Francesco Giuseppe che dimentica una crêpe sul fuoco e nel girarla riesce anche a romperla. Per camuffare il doppio errore serve i pezzi abbrustoliti con abbondante zucchero a velo. Espediente riuscito: l’imperatore gradisce e ribattezza il dolce Kaiserschmarren che significa dolce preferito di sua maestà.
La preparazione è veramente semplice, scarica il PDF >


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Random

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